Con un lascito testamentario alla Comunità Papa Giovanni XXIII assicuri a chi ha fame, a chi è malato, a chi è emarginato, a chi non ha niente e nessuno di trovare in noi accoglienza, cura e riparo, e contribuisci a costruire un futuro per chi non ha nemmeno un presente.

Puoi farlo senza bisogno di lasciare grandi cifre o patrimoni perché anche con poco si può fare tanto.
Un gesto di una potenza inestimabile perché potrai donare amore oltre il tempo presente, avendo cura, ora, di chi avrà bisogno anche in futuro.
Lascia che qualcosa di te resti per sempre.

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Con un lascito testamentario alla Comunità Papa Giovanni XXIII assicuri a chi ha fame, a chi è malato, a chi è emarginato, a chi non ha niente e nessuno di trovare in noi accoglienza, cura e riparo, e contribuisci a costruire un futuro per chi non ha nemmeno un presente.

Puoi farlo senza bisogno di lasciare grandi cifre o patrimoni perché anche con poco si può fare tanto.
Un gesto di una potenza inestimabile perché potrai donare amore oltre il tempo presente, avendo cura, ora, di chi avrà bisogno anche in futuro.
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La vera solidarietà consiste nella rimozione delle cause, nel riconoscere la dignità di ogni uomo, nel costruire nuovi mondi vitali dove regna la giustizia di Dio.

Don Oreste Benzi

La vera solidarietà consiste nella rimozione delle cause, nel riconoscere la dignità di ogni uomo, nel costruire nuovi mondi vitali dove regna la giustizia di Dio.

Don Oreste Benzi

LEGGI LE STORIE DI CHI LO HA GIÀ FATTO

F. ha scelto la strada più “oscura” per vivere ma ha voluto lasciare tutto ciò che aveva raccolto durante la sua vita e donarlo in beneficenza. Voleva che il suo gesto potesse arrivare più lontano possibile: ha suddiviso le sue ricchezze in molti semi e li ha distribuiti a molte associazioni, affinché potessero sbocciare più fiori possibili. Tra questi fiori c’è anche quello della Papa Giovanni. Quando l’avvocato ci ha comunicato che F. aveva disposto un lascito per la Comunità, abbiamo voluto conoscere la sua storia.
E ciò che più ci ha colpito, non è stato il modo in cui F. ha voluto condurre la sua vita o le scelte fatte che lo hanno portato su una strada impervia.  Ciò che abbiamo visto è stata la generosità di un uomo che ha scelto di donare la parte più buona della sua vita.

F., donatore

Manuela aveva 26 anni, l’avevamo conosciuta ad un incontro per coppie che si preparavano al matrimonio. Raccontammo di Marco, un bimbo di un anno, malato, che avevamo deciso di accogliere nella nostra famiglia e che andavamo ogni giorno a trovare in ospedale. Manuela ne fu commossa e chiese di poter venire con noi. Quel giorno, scrisse nella sua agenda il suo testamento: lasciava la metà dei suoi averi alla Comunità Papa Giovanni XXIII, per la nostra casa famiglia.
Noi lo abbiamo saputo molto tempo dopo perché Manuela aveva appena perso la vita in un incidente. Oggi il suo volto è ritratto in un quadro nel salone della nostra casa famiglia che ha preso vita anche grazie a lei.

Gioacchino e Claudia (Casa Famiglia “Manuela”), beneficiari

Giovanni a 54 anni ha cambiato vita: parte con la Comunità e sceglie di andare a vivere nella foresta Amazzonica con ragazzi vittime dell’alcolismo. La loro unica possibilità era isolarsi nella giungla. Insieme a loro coltiva banane, caffè, riso, e annuncia la parola di Gesù. Tra le fatiche della giornata, li ascolta, li sostiene, li perdona. In quel luogo Giovanni ha trovato il suo paradiso, donando tutte le sue energie a quegli uomini distrutti dall’alcool. Quando torna in Italia tutti vedono la sua felicità, nei suoi occhi e nel suo sorriso.
A 63 anni, un malore lo ha tolto a questa vita. Ma Giovanni aveva deciso, già da molto tempo, di lasciare tutte le sue cose alla Comunità Papa Giovanni XXIII per continuare ad essere dono per tutti loro.

Giovanni, donatore

PERCHÉ UN LASCITO TESTAMENTARIO
ALLA COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII

Quello che lascerai a noi, noi lo trasformeremo in supporto alle nostre Case Famiglia per accogliere e accudire sempre di più e sempre meglio, assicurare a bambini e ragazzi con storie difficili un luogo sicuro in cui crescere e una famiglia che si cura di loro. Lo trasformeremo in sostegno per i nostri tanti progetti in Italia e nel mondo, come Un Pasto al Giorno che sfama migliaia di persone ogni giorno, diventerà aiuto concreto per chi è malato, solo, fragile. Sarà prezioso per fronteggiare le emergenze e le esigenze che il futuro porterà.

Insomma, lo useremo per fare quello che faresti tu: del bene. Perché non servono grandi cifre ma grandi cuori, come il tuo.

Cosa puoi lasciare con il tuo testamento

UNA SOMMA DI DENARO, AZIONI, TITOLI D’INVESTIMENTO

UN BENE MOBILE
(un’opera d’arte, un gioiello, un arredo…)

UN BENE IMMOBILE
(un appartamento,
un terreno…)

ASSICURAZIONI E POLIZZE VITA, TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

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UNA SOMMA DI DENARO, AZIONI, TITOLI D’INVESTIMENTO

UN BENE MOBILE
(un’opera d’arte, un gioiello, un arredo…)

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FARE TESTAMENTO è FACILE

I tre tipi di testamento più usati sono:

TESTAMENTO OLOGRAFO

Non ha nessun costo e deve essere scritto a mano in maniera chiara e leggibile. Il foglio deve essere firmato indicando per esteso il nome e il cognome del testatore stesso e la data completa (giorno, mese, anno).

ESEMPIO TESTAMENTO OLOGRAFO

TESTAMENTO PUBBLICO

Offre maggiore sicurezza rispetto al rischio di perdita o falsificazione. Deve essere redatto dal notaio in presenza di due testimoni. Viene conservato dallo studio notarile che ne depositerà una copia al Registro Generale dei Testamenti.

TESTAMENTO SEGRETO

Deve essere datato e sottoscritto, messo in busta chiusa e sigillato dal testatore o dal Notaio che lo riceve, davanti a due testimoni. Fino al momento dell’apertura il contenuto è segreto anche per il Notaio. Il vantaggio è la riservatezza assoluta.

I TUOI CARI E I TUOI FAMILIARI SONO TUTELATI

Il testatore può disporre come desidera solo di una parte del patrimonio (quota disponibile) poiché lo Stato prevede che una quota di eredità spetti sempre ai familiari (quota di legittima o di riserva)

I TUOI CARI E I TUOI FAMILIARI SONO TUTELATI

Il testatore può disporre come desidera solo di una parte del patrimonio (quota disponibile) poiché lo Stato prevede che una quota di eredità spetti sempre ai familiari (quota di legittima o di riserva)

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Fai il primo passo: richiedi la brochure con informazioni semplici e chiare in materia di successioni.
Scegli di aiutare gli ultimi fino all’ultimo.

È possibile modificare il proprio testamento in un secondo momento?
Il testamento può essere modificato in ogni momento della vita e ogni volta che lo si desidera, precisando che le precedenti disposizioni testamentarie sono state revocate.

Qual è la differenza tra nominare la Comunità Papa Giovanni XXIII erede o beneficiaria di un legato?
L’erede succede per una parte dei beni o per la totalità di questi mentre al legatario viene attribuito un singolo bene o un insieme di vari beni. Quando un’organizzazione no profit viene nominata erede di una quota di patrimonio o beneficiaria di un legato, è obbligata comunque a rispettare il limite della quota di legittima a favore dei soggetti legittimatari.

Qual è il significato del termine legato?
Il legato è una disposizione contenuta nello scritto testamentario mediante la quale il testatore attribuisce a un soggetto, detto “legatario”, un bene o un diritto avente carattere patrimoniale.

Con un lascito alla Comunità Papa Giovanni XXIII, viene sottratto qualcosa ai familiari?
Assolutamente no. Il testatore può disporre come preferisce solo di una parte del patrimonio definita “quota disponibile”. Lo Stato italiano prevede che una quota di eredità, detta “quota di legittima”, spetti necessariamente ai familiari. Ne hanno diritto il coniuge o soggetto unito civilmente, i figli e gli ascendenti.

Esiste un momento migliore per effettuare il lascito testamentario?
Non c’è un momento migliore di un altro ma occuparsi del proprio testamento per tempo significa guardare al futuro in modo sereno e consapevole.

Nel testamento è possibile indicare un progetto specifico al quale destinare il mio lascito?
È preferibile non vincolare il lascito ad un progetto specifico onde evitare che, in futuro, non possa essere utilizzato per emergenze o altri bisogni impellenti per la Comunità.

Come viene gestito un bene immobile lasciato alla Comunità?
Il bene immobile (appartamento, terreno, ecc.) potrà essere utilizzato per ospitare una Casa Famiglia, una realtà di accoglienza oppure, qualora non fosse strutturalmente adeguato a questo scopo, potrà essere venduto e il ricavato destinato a realizzare progetti affini, sostenere le Case Famiglia già esistenti e continuare ad aiutare chi ne ha più bisogno.

Prima di andare dal notaio, prepara una lista dettagliata che comprenda queste voci:

PERSONE
Elenca tutte le persone a cui vorresti destinare i tuoi beni, inserendo i loro dati anagrafici, con la descrizione di oggetti o beni destinati ad ognuno;

ASSOCIAZIONI NO PROFIT
Annota il nome corretto dell’Associazione alla quale desideri attribuire una parte, anche piccola, del tuo patrimonio; il nostro è Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da Don Oreste Benzi.

BENI
È molto importante compilarne un elenco accurato, completo di una loro descrizione dettagliata e dell’indicazione di dove possono essere reperiti, specialmente nel caso di beni mobili, somme di denaro, azioni o titoli d’investimento e assicurazioni o polizze vita.

ESECUTORE TESTAMENTARIO
Ricordati di nominare una persona di fiducia che avrà l’incarico di verificare che le volontà espresse nel testamento vengano rispettate.

Vuoi ricordare nel tuo testamento la Comunità Papa Giovanni XXIII?

Puoi parlarne con Marco Panzetti, per ricevere più informazioni e approfondire l’argomento, per richiedere la guida dedicata, per fissare un appuntamento o richiedere aiuto e consigli anche da un nostro notaio di fiducia.

Marco Panzetti
T. 0543 404693
marcopanzetti@apg23.org

Con il patrocinio e la collaborazione
del Consiglio Nazionale del Notariato